Le radiazioni UV sono note soprattutto perché fanno male agli occhi e alla pelle durante le giornate estive. Tuttavia, le radiazioni di tipo UV-C (lunghezza d’onda 100-280 nm) possono anche essere utilizzate per colpire batteri, virus, muffe e altri agenti patogeni. A causa della loro breve lunghezza d’onda, i raggi UV-C possono entrare nelle cellule dei microrganismi, danneggiare il loro DNA e disattivarli, riducendo così la carica infettiva.
Realizzando sorgenti di luce UV-C in dispositivi come depuratori d’aria, condotte HVAC o scambiatori di calore come i dispositivi di purificazione dell’acqua, gli ingegneri adesso possono progettare dispositivi che sterilizzano superfici, fluidi e aria da vari tipi di microrganismi, incluso il coronavirus.
In questo Digital Snack di Cadlog, curato da Stefano Morlacchi, vediamo come i progettisti possono utilizzare Simcenter FLOEFD per creare rapidamente dispositivi di purificazione efficaci, garantendo che ai microrganismi che passano sotto le fonti di luce UV-C venga somministrata una dose di radiazione UV-C sufficiente. Dopo una breve introduzione, verranno forniti alcuni esempi di progettazione.
Commenti per Sviluppare strumenti di sanificazione a luce UV-C grazie a Simcenter FLOEFD